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Per il nostro consueto appuntamento con il Museo della scuola, oggi vogliamo parlarvi di… merende del passato. Ma cosa c’entra, direte voi, un Museo della Scuola con la merenda, quel ghiotto momento aspettato con trepidazione ogni pomeriggio da tutti i bambini e bambine, e preparato con amorevole cura da mamme, zie e nonne? C’entra eccome, perché ciascuno di noi, piccolo o grande, ricorda perfettamente quel profumato pacchettino, nascosto in fondo alla cartella o in un angolo dello zaino, oppure accuratamente custodito nel cestino, da cui emanava un buonissimo profumo di…merenda! La merenda della ricreazione a scuola! Voi siete certamente abituati a portare a scuola la vostra merenda preferita. Ma sapete anche quale merenda consumavano i vostri genitori, o i vostri nonni, durante la ricreazione? Ecco, nel Museo della Scuola ci piace proporre ai bambini e alle bambine che vengono a trovarci, ma anche agli adulti e alle famiglie, un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta di sapori e profumi che appartengono al passato. Ma come si fa questo viaggio nel tempo? Beh, servono alcuni ingredienti fondamentali.
Come prima cosa dobbiamo trovare un bel nonno o una bella nonna disposti a raccontarci i ricordi della loro infanzia. È così che scopriamo che, in fondo alla borsa o dentro il loro cestino portamerende, i bambini e le bambine a scuola portavano “pane e olio, pane e salsiccia – quando era in campagna che se faceva il maiale, […], pane e mortadella. […] Quello che trovavo. Pane e qualcosa, marmellata, ma tutta roba che se faceva a casa, formaggio. Non mancava niente prima in campagna de ‘sta roba”. (Testimonianza di Maria Toscanelli, classe 1950). Gustose queste merende, vero? E anche un po’ simili alle nostre, vi pare? Perché i bambini e le bambine di allora, come quelli di oggi, adoravano mangiare una bella fetta di pane fresco insaporita da un velo di burro con marmellata o miele; oppure condita con un filo d’olio e un pizzico di sale (conoscete la variante burro, olio e sale?… provatela subito!). Ma il pane poteva anche essere leggermente spruzzato d’acqua e spolverato con un poco di zucchero (fatelo anche voi a casa: è una delizia!). Insomma, il panierino di una volta, anche se era un po’ diverso dal vostro, poteva rivelare merende semplici, ma buonissime».
A me pare di ricordare, soprattutto, la merenda di pane vino e zucchero e pane olio e maggiorana, perlomeno a Civitanova e campagne limitrofe.
Grazie Giuseppe per aver condiviso questo ricordo con noi!