lunedì, Dicembre 23, 2024

“Suspense casalinga”

MACERATA - Durante la quarantena, la classe 4E dell'indirizzo audiovisivo e multimediale del liceo artistico "Cantalamessa", guidata da Marco Bozzi, docente di Laboratorio audiovisivo e multimediale, ha prodotto degli elaborati adattandosi al contesto casalingo con ciò che possedevano

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Esercizio sul colore di Andrea Rogani

Durante la quarantena, nonostante l’impossibilità di utilizzare i laboratori, in cui generalmente avviene la condivisione di progetti, esperienze e idee, e la mancanza delle adeguate attrezzature per la ripresa fotografica e audiovisiva, la classe 4E dell’indirizzo audiovisivo e multimediale del liceo artistico “Cantalamessa” di Macerata, guidata da Marco Bozzi, docente di Laboratorio audiovisivo e multimediale, ha prodotto degli elaborati adattandosi al contesto casalingo con ciò che possedevano. Il tema generale su cui hanno lavorato i giovani è la “Suspense casalinga”, all’interno del quale hanno sviluppato numerose tecniche di regia con esempi sul fuoricampo, sulle tecniche di illuminazione e sull’uso del colore attraverso la fotografia. Il docente Bozzi racconta le tecniche affrontate dai suoi alunni ed alunne.

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«Per quanto riguarda l’argomento generico della “Suspense casalinga”, attraverso la narrazione quotidiana degli spazi di condivisione abitativa, dopo una serie di video lezioni sulle tecniche di regia e sul discorso filmico delle inquadrature, i ragazzi e le ragazze hanno affrontato il tema dell’attesa, ispirandosi a grandi maestri come Hitchcock, Welles e Kubrick. Partendo dalla sceneggiatura, attraverso il montaggio visuale dello storyboard in fase di pre-produzione, gli studenti e le studentesse hanno sviluppato le tecniche ed i linguaggi della narrazione audiovisiva. Dall’uso del fuoricampo alla soggettiva, dalla luce al colore. Ambienti deserti, oggetti di vita quotidiana, frammenti di realtà, racconti immaginati, sognati e vissuti dentro le proprie mura domestiche aspettando l’epilogo dello stato di emergenza. In merito al colore, i giovani hanno realizzato come esercitazione un reportage fotografico all’interno dei propri spazi abitativi. L’obiettivo, a completamento di una unità didattica sull’utilizzo del colore come elemento filmico dell’inquadratura cinematografica, era di isolare visivamente uno o più colori rispetto al contesto visualizzato, cercando di non lasciarsi influenzare da altre tonalità, creando così un filo conduttore cromatico nel racconto, per immagini, del proprio spazio casalingo. Il fuoricampo, invece, è un elemento della narrazione filmica che coinvolge lo spettatore attivamente e passivamente tra il dentro e il fuori delliinquadratura cinematografica. I ragazzi e le ragazze della 4E hanno realizzato, come esercitazione a completamento della teoria, dei brevi cortometraggi utilizzando questa forma visiva e narrativa, partendo dalla sceneggiatura, visualizzando successivamente le immagini attraverso lo storyboard, fino ad arrivare alla vera e propria realizzazione nelle fasi di lavorazione e montaggio. Successivamente, a conclusione di una unità didattica su illuminotecnica e direzione della fotografia, gli studenti e le studentesse, partendo da una propria trasposizione cinematografica di un racconto tratto da “Delitti Esemplari” di Max Aub, hanno realizzato dei cortometraggi utilizzando la personale interpretazione in merito alla luce e all’illuminazione della scena rappresentata. Infine, l’inquadratura soggettiva coincide con il punto di vista del personaggio che si sceglie di raccontare, solitamente reso visibile dalla oggettiva se si sta vedendo una sequenza alternata. Spesso la soggettiva è utilizzata per trasmettere allo spettatore, attraverso un processo di immedesimazione, le emozioni che il personaggio sta provando in quel preciso istante. Lo spettatore vede, infatti, attraverso gli occhi dell’attore con la soggettiva e prova le stesse emozioni con l’oggettiva. Attraverso questa tecnica di regia, i ragazzi e le ragazze hanno sviluppato un video esercizio cercando di veicolare le emozioni dei propri spettatori».

Link a “Un familiare sconosciuto” di Andrea Rogani: https://www.youtube.com/watch?v=iaYuNs_3Im4&feature=youtu.be

Link a “Shotgun’s feel” di Emily Moretti: https://www.youtube.com/watch?v=CZKSP_33sIk&feature=youtu.be

Link a “Impazienza statica” di Emilio Mercanti: https://www.youtube.com/watch?v=FBWr7mztvAQ&feature=youtu.be

Link a “Thrill” di Emily Moretti: https://www.youtube.com/watch?v=0X2_nsA-Vzo&feature=youtu.be

Link a “Nella mia testa” di Emily Moretti: https://www.youtube.com/watch?v=l9Dsi1VvvWI&feature=youtu.be

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Storyboard di “Un familiare sconosciuto” di Andrea Rogani

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Storyboard di “Shotgun’s feel” di Emily Moretti

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Esercizio sul colore di Andrea Rogani

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Esercizio sul colore di Ester Scuriatti

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Esercizio sul colore di Francesca Zanconi
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Esercizio sul colore di Emily Moretti

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Esercizio sul colore di Emilio Mercanti

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Esercizio sul colore di Simone Mari

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