lunedì, Dicembre 23, 2024

Giornata mondiale dell’autismo,
la mamma di Leonardo:
«Chiede tutti i giorni di andare al mare»

L'INTERVISTA di Massimo Fiorani, docente dell'Ipsia Corridoni a Silvia su come sta vivendo con suo figlio la difficile situazione creata dal Covid

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Oggi, 2 aprile, si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo indetta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 18 dicembre 2007.
Nell’era del COVID-19 questa giornata ha un valore inedito. Sicuramente sarà molto diversa dalle giornate degli anni scorsi in cui si sono tenuti conferenze, convegni, eventi e manifestazioni che quest’anno sono stati tutti annullati, ma assumerà senza dubbio un senso più profondo rispetto alle problematiche delle tante famiglie che convivono quotidianamente con questa realtà.
Massimiliano Fiorani, insegnante dell’Ipsia “Corridoni” con sedi a Macerata e Corridonia ha intervistato Silvia, la mamma di Leonardo, uno studente dell’istituto, che  ha raccontato come sta vivendo questo momento particolare. L’intervista è stata pubblicata sul blog dell’istituto https://blogipsia.wordpress.com/

Intervista a cura di Massimiliano Fiorani

Ci parli brevemente di suo figlio Leonardo, del suo carattere, delle sue passioni e del suo rapporto con lui.

«Definisco Leonardo un pianeta tutta da esplorare, lo chiamo “la quinta essenza dell’amore”, perché è puro, incondizionato, posso quindi definirlo “amore puro”. Ha un carattere abbastanza forte, molto impegnativo. Lui ama tutto quello che gira intorno al mondo di internet e quindi tutti gli strumenti come computer, tablet, smartphone. Allo stesso modo ama molto il cinema, i viaggi con la famiglia, è molto legato a me, al papà, alla sorella, la famiglia per lui è tutto».

Viviamo un periodo molto difficile, condizionati dal virus, la paura del contagio, le restrizioni alla nostra libertà. Cosa significa l’isolamento e il dover stare chiusi in casa per un ragazzo autistico e cosa vuole dire per la sua famiglia?

«Con le restrizioni di questo periodo purtroppo siamo andati ad intaccare tutte le sue routine giornaliere e di conseguenza le sue certezze quotidiane, la scansione della sua giornata, che è molto importante in quanto tutte le azioni da fare hanno un loro tempo nel quotidiano, ad esempio alle 8 ci alziamo, facciamo colazione, ci laviamo i denti, andiamo a scuola. In questa successione di cose lui trova le sue sicurezze. Quello che mi preoccupa ora è il dopo, quando si dovrà ripartire a fare non solo le attività che a lui piacciono ma anche quelle che non fa molto volentieri che non gradisce. Io mi domando: Ci saranno problemi? ci sarà un crollo del suo umore?»

Com’è riuscita a far capire a Leonardo la difficile situazione che stiamo vivendo?

«Non credo che Leonardo abbia capito la gravità della situazione e quindi ho optato per una soluzione alternativa e più piacevole, dicendogli che questo è un periodo di vacanza per lui, per tutti i negozi e le altre attività come le sale cinematografiche, le sale giochi che lui adora. Non ho cercato quindi di fargli capire la vera situazione ma spiegargli che dobbiamo stare a casa perché tutti sono in vacanza».

In questi giorni abbiamo cambiato le nostre abitudini e messo alla prova i rapporti con i nostri familiari. Ha notato un cambiamento in Leonardo o riscoperto una sua qualità, un qualcosa che gli piace fare, un’attività, un gioco?

«Onestamente non ho trovato nessun cambiamento in Leonardo, trascorro tantissimo tempo con lui sono una casalinga quindi ho sempre passato tutto il mio tempo insieme a lui e praticamente facciamo sempre le stesse attività da anni quindi anche in questa situazione, a parte il fatto che non possiamo uscire, abbiamo trovato un equilibrio nella quotidianità».

Qual è la cosa che gli manca di più in questo periodo, quella che chiede più di frequente?

«A Leonardo mancano tanto tanto il cinema, il mare, i viaggi con il camper. Tutti i giorni chiede di andare al mare, a Rimini, al cinema. Quando mi chiede queste cose vedo nei suoi occhi un velo di nostalgia, a volte addirittura me lo scrive anche su un foglio: “Io voglio il mare”, “Io voglio Rimini”. Io rispondo che tutti sono in vacanza in questo periodo e quindi non possiamo andare ed alla fine si calma e continuiamo la nostra giornata».

Che ne pensa degli incontri con gli insegnanti in videoconferenza?

«Trovo le videoconferenze di una sensibilità unica da parte dei docenti, una carezza virtuale per Leonardo, le parole dolci e l’attenzione rappresentano una vera carezza».

Qual è il consiglio che si sente di dare, in questo periodo, alle famiglie che si trovano nella sua stessa condizione?

«Forse io sono l’ultima persona che può permettersi di dare consigli, però in tutti questi anni ho capito che questi ragazzi assorbono tantissimo i nostri stati d’animo quindi quello che ci rimane da fare è di farci forza e coraggio e soprattutto di stare tranquilli e sereni, in quanto se i nostri ragazzi ci vedono in tal modo di conseguenza anche loro saranno più tranquilli e sereni»

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