lunedì, Dicembre 23, 2024

«Ritorniamo ad amare l’Italia»:
la poesia della maestra Silvia

LA DOCENTE di scuola primaria ha voluto dedicare i suoi versi alla nostra nazione, in un momento storico di grande difficoltà. «Se imparassimo ad amare la nostra Italia, impareremmo ad amarci di più noi stessi».

bandiera-italiana

In questo periodo, nonostante siamo distanti, ci sentiamo tutti un po’ più vicini. È vero, non è facile, ma è un momento che ci sta permettendo di tornare a provare dei sentimenti che forse avevamo un po’ lasciato da parte e sicuramente stiamo dando il giusto valore a cose a cui fino a poco tempo fa probabilmente nemmeno pensavamo. Quando ci sono dei problemi il nostro meraviglioso paese si stringe e si abbraccia forte, si unisce, supera barriere e distanze e non bada ad alcuna differenza. È il messaggio che ha voluto darci Silvia Pacini, insegnante di scuola primaria, che ha voluto condividere con noi una sua poesia dedicata alla nostra nazione, la nostra splendida Italia. 

Questa la lettera che ci ha scritto:

«Buongiorno, sono Silvia Pacini, insegnante di scuola primaria, vorrei condividere con voi una semplicissima “poesia”. Usare questo appellativo per un mio scritto mi fa sentire un po’ a disagio, perché sono molto riservata, ma in questo momento storico di incertezza quasi angosciante, mi sento di dover condividere i miei pensieri e i miei silenzi. Il silenzio è il vero protagonista in questi giorni, ti toglie il respiro, ti nega la vita; nelle guerre passate i rumori delle sirene del coprifuoco erano le protagoniste, con il rumore dei passi dei soldati, l’esplosione delle bombe, ma oggi, nella post-modernità, il protagonista sovrano è il silenzio e la sua fluidità. Si espande in tutto il mondo. Potrei scrivere all’infinito di quanto siamo fragili, di quanto per anni ci siamo celati dietro ai social per poter dire vigliaccamente la nostra opinione, di quanto, nonostante tutto, questo mostriciattolo del Coronavirus abbia tirato, e stia tirando, fuori risorse che neanche noi pensavamo di avere o che comunque avevamo perso. Ma non voglio annoiarvi e cadere nel qualunquismo, vi chiedo solo di ritornare ad amare il nostro paese, che per anni abbiamo criticato e abbiamo venduto al miglior offerente. Se imparassimo ad amare la nostra Italia, impareremmo ad amarci di più noi stessi».

Questa è la sua poesia:

Il mio Paese

Italia bella,

Italia grande,

tu sei la stella,

tu sei una mantide.

Italia che va,

Italia che viene,

Italia che nasce

e Italia

che muore.

Italia polemica,

Italia alchemica

la tua maestosità regali

a ogni modernità.

I tuoi profumi

nelle vie si espandono,

le tue curve

disegnano un manto

manto di onere,

di storia

di creazione

un manto di lacrime

e amore.

Ohh Italia

Che grande nome

Che grande orgoglio

essere

nel tuo cuore.

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