martedì, Dicembre 10, 2024

Castagnole, cornetti e torta clown:
il Carnevale è dolce a Pieve Torina

FESTA - Successo per il concorso tra pasticcere amatoriali. Divertimento per i più piccoli

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La torta pagliaccio

Giochi per i più piccoli, musica ed intrattenimento per tutti, con l’aggiunta di una inedita sfida tra pasticceri amatoriali: questo è stato il giovedì grasso di Pieve Torina, che si è tenuto agli impianti sportivi di viale Marconi. «Un’occasione di incontro, un momento di svago e spensieratezza per una comunità che, nonostante le innumerevoli difficoltà, non rinuncia ai momenti di aggregazione» – ha sottolineato il sindaco Alessandro Gentilucci. Anche il primo cittadino, infatti, non è voluto mancare all’appuntamento che, oltre all’animazione e ai laboratori per bambini e bambine nel primo pomeriggio, ha visto una sfida inedita, quella tra pasticceri amatoriali.

PT-bimbi-CarnevaleLa prima edizione del concorso di dolci di Carnevale fatti in casa ha visto darsi battaglia molti dilettanti. Tanti i dolci tipici e le molte creazioni originali che hanno tentato di aggiudicarsi il primo posto conquistando il palato di quattro severissime giurate del pubblico. La classifica finale ha visto un podio tutto al femminile, con la vittoria delle castagnole belle e buone di Maria Grazia Servili. A seguire, medaglia d’argento per i cornetti alla nutella di Marina Petetti; terza classificata la clown torta al cioccolato di Luigia Bulli e a tutti i partecipanti sarà offerta una cena da parte dell’amministrazione. «Abbiamo respirato una bellissima atmosfera di festa e, per far sì che il nostro giovedì grasso fosse ancora più “dolce” – ha ricordato Gentilucci – abbiamo rilanciato con una sfida tra pasticceri provetti. In tanti hanno risposto all’appello, dimostrando ancora una volta come l’artigianalità e la passione siano gli ingredienti per far bene, sempre e comunque. Un esperimento che proseguiremo anche per il futuro, per dare spazio sia al rinnovarsi della tradizione, che all’estro creativo ed innovativo di chi vuol sperimentarsi nella pasticceria. Quel che ci premeva – ha concluso – era consolidare il momento conviviale, di confronto scherzoso e divertente come si confà al carnevale, una soffiata di allegria e spensieratezza di cui tutti abbiamo bisogno».

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