lunedì, Dicembre 23, 2024

Gemellaggio tra piccoli tifosi avversari,
lezione di sportività sugli spalti

BUONA NOTIZIA - Gli ultras della "Viola" che sostengono Montefano sono stati accolti con fischi ed epiteti poco simpatici ma il linguaggio dei bambini ha fatto la magia

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I bambini di Marina di Montemarciano suonano il tamburo della Viola

 

Come è potuto accadere che domenica sugli spalti del campo di Marina di Montemarciano i piccoli tifosi della squadra locale siano finiti a suonare il tamburo degli ultras de “La viola” arrivati a sostenere la formazione di Montefano?

E’ una piccola storia con un bel significato tutta da raccontare. E’ iniziata un anno e mezzo fa quando la squadra di Montefano è stata promossa in Eccellenza. Allora si è organizzata una tifoseria “sui generis” o meglio una tifoseria come dovrebbe essere. Purtroppo a noi che siamo abituati a sentire di tifosi che si attaccano o si insultano questa tifoseria sembra speciale. «Noi promuoviamo un tipo di tifo intergenerazionale  – spiega Paolo Monina – che coinvolga tutta la comunità. Questa mentalità ha fatto presa ed è stata vista come una bella realtà, molto diversa dalle grandi tifoserie che non sempre sono votate alla sportività. In ogni campo cerchiamo di legare e fare amicizia. Il campionato di Eccellenza è un bel palcoscenico e per noi ogni domenica è una festa».
tifosi_violaA Marina di Montemarciano però, domenica scorsa, l’accoglienza del pubblico di casa non è stato dei migliori. E sono proprio i tifosi di Montefano a raccontare cosa è accaduto: «Arrivati allo stadio, siamo stati accolti dai giovani tifosi locali con fischi e qualche epiteto colorito. Poi, i nostri bambini e quelli del tifo locale, hanno iniziato a giocare insieme una partita parallela a quella disputata in campo dalla nostra Viola contro il Marina, comunicando con una lingua che non conosce confini, universalmente riconosciuta: quella dei bambini, appunto. Il risultato è tutto nell’istantanea che per bellezza ed autenticità meriterebbe solo essere contemplata senza commento alcuno. Questo è il calcio che vorremmo, ogni domenica, quello a cui aspiriamo, al di là della sana rivalità e dello sfottò».

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Quel mondo non c’è più ma quei valori, quella passione, quelle famiglie, siamo sicuri che siano tutti elementi appartenenti ad uno storico ormai sbiadito?
La Viola sta fornendo, ad un’intera comunità, ogni domenica, il confronto da nord a sud con un intero territorio e le sue genti; la Viola, come il Nautilus, ed i suoi interpreti come Capitan Nemo, a veicolare un messaggio di speranza, che un altro modo di vivere il calcio sia possibile? Questo solo il tempo potrà confermarlo e forse ogni paragone con Jules Verne sembrerà fuori luogo, ma intanto godiamoci questo spettacolo, perché oltre alla bella vittoria per 1-2,  domenica Montefano tutta, è uscita ancora una volta vittoriosa al di là del risultato del campo, confermando che il calcio è ancora della gente, della gente comune. Forse è ancora domenica? I bambini ci dicono di sì e forniscono a noi adulti un formidabile insegnamento: accompagnando i loro sogni sarà ancora domenica per tutti. Ne siamo certi».

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