venerdì, Dicembre 6, 2024

Cantante e futura mamma
dedica una ninna nanna
al suo bimbo in pancia

MONTECASSIANO - L'emozionante video di Ludovica Gasparri che suona e canta Mozart: «Trasmetto il suono attraverso me stessa, immagino che lo stimolo sia forte e che il piccolo senta le mie vibrazioni»

 

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Ludovica Gasparri

C’è qualcosa di più bello di qualcuno che canta per te? Magari non ricordi più quando eri tra le braccia della tua mamma che intonava per te una bella ninna nanna però, se ci pensi bene, riuscirai a provare quella bella sensazione di essere cullato vicino vicino al suo cuore e di sentire le vibrazioni della sua dolce voce. Certo, anche la più stonata delle mamme quando canta una ninna nanna diventa una cantante da vetta delle classifiche. 
Ludovica Gasparri, invece, è una cantante professionista di Montecassiano e da sei mesi aspetta un bambino. Il piccolo è nella sua pancia e, come saprai, anche da lì i bimbi riescono a sentire la voce della loro mamma. Così Ludovica ha pensato di dedicare al suo piccolo una ninna nanna di Mozart. Si è messa al pianoforte e con la sua splendida voce ha cantato per il suo piccolo. Il risultato è un video molto emozionante e a tratti commovente.

«La mia idea – racconta – è di trasmettere attraverso me e non solo attraverso strumenti elettronici. Se sono io a suonare e cantare immagino che lo stimolo sia molto più intenso e reale per il mio bimbo. da quando sono incinta, mi piace cercare delle ninne nanne anche nel repertorio classico. Lui dovrebbe già ascoltare e quando canto il corpo vibra d è impossibile che non gli arrivi niente. Il fatto che possa sentire le vibrazioni o le onde che il mio corpo produce mi piace. La mia è un’esperienza più artistica che scientifica».

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Ludovica mentre insegna musica a bambini e bambine

Ludovica è anche insegnante di musica: «Mi sto specializzando nella formazione dei più piccoli e seguo seminari del metodo Gordon. Sono diplomata in conservatorio nel canto e mi sono approcciata ai bambini e alle bambine rendendomi conto che non è mai troppo presto. Prima sei tu che canti per loro poi si specchiano su di te e cominciano ad interagire,  tu sei una guida informale che suscita reazioni spontanee per poi arrivare una preparazione più scolastico più avanti. In tutto questo il corpo è il primo strumento che bimbi e bimbe scoprono».

 

 

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