lunedì, Dicembre 23, 2024

“Una montagna di amicizia”,
i giovanissimi del Cai
si ritrovano ad Amatrice

INIZIATIVA - Dal 30 agosto al primo settembre parteciperanno al raduno organizzato dalla sezioni di Ascoli e Macerata oltre 120 fra ragazzi e ragazze dagli 8 ai 18 anni provenienti da Lazio, Marche, Veneto, Friuli ed Emilia. In programma escursioni, giochi, visite culturali e convivialità

 

CAI-Giovanile-macerata-10-650x488-300x225Tre giorni in gruppo, per conoscere, conoscersi e fare esperienze nella cornice della montagna. Da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre Amatrice diventerà una sorta di capitale dell’Alpinismo giovanile del Club alpino italiano, grazie al raduno intitolato “Una montagna di amicizia”, organizzato dalla Sezione Cai locale e da quelle di Ascoli Piceno e Macerata. I giovani soci Cai amatriciani, ascolani e maceratesi ospiteranno i coetanei delle sezioni di Gemona del Friuli (Udine), San Donà di Piave (Venezia), Gorizia, Pordenone, Parma e Reggio Emilia. In tutto parteciperanno oltre 120 fra ragazzi e ragazze dagli otto ai diciotto anni, provenienti da cinque regioni italiane. «Lo scorso anno i ragazzi delle sezioni di Amatrice, Ascoli Piceno e Macerata sono stati ospitati in Emilia Romagna e in Friuli. Da subito, dunque, abbiamo sentito l’esigenza di ricambiare l’ospitalità ricevuta – spiega la vice presidente del Cai Amatrice Catia Clementi – Accogliere un numero così elevato di ragazzi di diverse zone d’Italia, a cui vanno aggiunti gli accompagnatori, ci permetterà di far conoscere la nostra terra che, anche se ferita, ha ancora molto da offrire, soprattutto dal punto di vista naturalistico». I vari gruppi arriveranno ad Amatrice nel pomeriggio di venerdì 30 agosto e saranno sistemati nei locali della scuola donata dal Trentino subito dopo il sisma. Sabato 31 agosto il serpentone dei ragazzi raggiungerà i Pantani di Accumoli, che uniscono i Monti della Laga ai Sibillini (partenza da Madonna delle Coste, località di Accumoli), mentre domenica 1 settembre i ragazzi visiteranno l’oasi naturalistica Orie Terme e il Museo delle tradizioni di Conifigno (frazione di Amatrice), unico rimasto agibile dopo il sisma. Non mancheranno i passaggi al monumento dedicato alle vittime del sisma e al cantiere della Casa della Montagna, ormai ultimata. «Questa tre giorni sarà un’occasione per dimostrare che possiamo ripartire dalle cose semplici: un paio di scarponi e uno zaino ci possono rimettere in cammino ripartendo dai sentieri – conclude Clementi – Ci saranno momenti di conoscenza reciproca, di gioco. Mangeremo, dormiremo e cammineremo insieme. Anche il luogo in cui saremo ospitati, la scuola del Trentino, costruita a tempo di record, è un luogo simbolo: senza questa scuola molte famiglie avrebbero abbandonato il territorio». La manifestazione è patrocinata dal Comune di Amatrice e sostenuta da diverse associazioni, a cui vanno i ringraziamenti degli organizzatori.

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