martedì, Dicembre 24, 2024

A tu per tu con un’astronauta:
«Nella nostra casa spaziale
c’è molto da lavorare»

INCONTRO - Paolo Nespoli racconta cosa si fa nella stazione spaziale e com'è la terra vista dallo spazio. A lui è stato intitolato anche un asteroide

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L’astronauta Paolo Nespoli nella redazione di Cronache Maceratesi (Foto Fabio Falcioni)

“Da grande voglio fare l’astronauta!”. Quasi sicuramente anche tu o qualche tuo amico e amica lo avete pensato e detto almeno una volta. Volare nello spazio e scoprire l’universo è il sogno di tanti bambini e bambine. Paolo Nespoli lo ha realizzato, ha collezionato quasi un anno intero di giornate nello spazio. In questi giorni l’ingegnere e militare italiano è stato a Macerata per una conferenza e ha visitato anche la nostra redazione. Proprio dei sogni ha voluto parlare ora che gira l’Italia per raccontare la sua esperienza. «Oggi l’astronauta interpreta la figura dell’esploratore in cerca di nuovi mondi, un lavoro di frontiera, poi in realtà facciamo ricerche nella nostra casa spaziale per allargare le conoscenze e migliorare la vita sulla terra. Oltre che l’ingegnere, quando sono stato nello spazio ho fatto il medico, il geologo, il gruista, il metalmeccanico, tanti mestieri sulla stazione dove in un’ora e mezza si passa dall’alba al tramonto». La Terra vista dallo spazio e piccola e azzurra. Il suo punto di vista sul pianeta è dunque molto diverso dal comune: «Siamo tutti marinai della grande nave Terra in viaggio nell’universo, chi a poppa chi a prua, ci muoviamo tutti senza vedere quello che fanno gli altri, ma dobbiamo iniziare a pensare di essere un’entità unica e non guardare al nostro orticello».

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La carriera di Nespoli è iniziata nei paracaduti, poi dopo gli studi aerospaziali negli Usa e in Italia è entrato nell’Esa (Agenzia spaziale europea). In totale, nelle sue tre missioni spaziali è rimasto nello spazio per 313 giorni, 2 ore e 36 minuti. A lui è stato intitolato anche un asteroide. I sogni possono realizzarsi se poi quando ci si sveglia si comincia a lavorare per il proprio obiettivo: «Dobbiamo prendere il controllo del nostro futuro, consiglio di sognare cose impossibili, possono realizzarsi se ci si dà da fare, un piccolo passo al giorno. Come andare su Marte, se iniziamo tra 15 anni lo possiamo fare».

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