lunedì, Dicembre 23, 2024

Il linguaggio universale del cappello

MONTE SAN GIUSTO - Copricapi originalissimi tra i lavori dei laboratori del Mus-e per favorire l'integrazione tra culture

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Alcuni dei cappelli realizzati durante i laboratori

Costruire cappelli per unire i bambini e bambine di culture diverse, è stata una delle originali forme usate nei laboratori del Mus-e.  Mus-e è un percorso artistico di tre anni che accompagna il bambino alla scoperta di sé e dell’altro, sperimentando diverse discipline artistiche insieme ai compagni di classe e agli insegnanti. Il progetto diffuso in 14 sedi nazionali è presente nelle Marche con il Mus-e del Fermano che per il secondo anno consecutivo porta la sua esperienza pedagogica a Monte San Giusto.  «La nostra mission è favorire l’integrazione, a scuola, tra bambini italiani e stranieri attraverso l’arte – sottolinea il presidente dell’associazione, Enrico Paniccià-. Mus-e non ha confini”,  con i nostri oltre 420 bambini coinvolti nel progetto, interveniamo in quelle realtà dove potrebbero esservi problemi di inclusione sociale»

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Un’opportunità che è stata colta anche dalle scuole primaria e dell’infanzia di Monte San Giusto, rispettivamente quella intitolata a “Falcone e Borsellino” e quella intitolata a “Dalla Chiesa” dove due classi hanno potuto sperimentare gratuitamente i laboratori artistici Mus-e. La docente Angelita Campugiani, referente del plesso “Dalla Chiesa”, si è detta entusiasta dell’esperienza maturata durante l’anno scolastico «perché Mus-e porta qualcosa di nuovo ed inaspettato in classe, grazie alla competenza e sensibilità degli artisti che sanno coinvolgere i bambini e noi insegnanti. Tra l’altro la composizione etnica della classe è frammentata, e poter utilizzare linguaggi non standardizzati come quelli artistici, si è rivelata una scelta azzeccata per consentire a tutti di poter esprimere le proprie potenzialità».

 

Alle lezioni aperte conclusive del percorso, hanno partecipato anche le famiglie degli alunni e delle alunne: «è fondamentale trovare modalità efficaci per coinvolgere i genitori nel processo educativo – prosegue Campugiani – abbiamo invitato mamme e papà a venire a scuola e a sperimentare come si lavora in classe, e quale rilevanza ha il lavoro certosino degli operatori Mus-e che investono davvero tanto per accompagnare i bambini verso una crescita armonica ed equilibrata».

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I “cappelli tonanti” sono stati invece i protagonisti del percorso laboratoriale sperimentato dalla classe 4° B che ha costruito dei copricapi originalissimi che parteciperanno al progetto sui cappelli come “personaggi ponte” tra culture che Mus-e Italia sta portando avanti in diverse realtà scolastiche.  «Si ripropone, anche in questo caso, il tema della valenza sovralocale del progetto Mus-e che porta gli alunni e le alunne a confrontarsi con esperienze di altri istituti scolastici, a riprova del fatto che poter partecipare ai nostri percorsi educativi apre scenari ed orizzonti nuovi». A parlare è di nuovo Paniccià che ricorda come si sia «appena concluso un progetto Erasmus+ con la Spagna; altri ne verranno, perché è fondamentale coltivare il confronto e la conoscenza reciproca senza pregiudizi, avvalendosi appunto degli strumenti che l’Europa mette a disposizione. E non è detto che Monte San Giusto non possa essere della partita».

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