«Abilità, socialità, intelligenza, libertà: questi gli aspetti che contraddistinguono il concetto di “gioco” e si discostano in maniera netta da concetti come fortuna, solitudine e individualismo che caratterizzano invece il gioco d’azzardo». A spiegarlo lo staff della cooperativa Pars, presente nelle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio per spiegare a circa mille tra studentesse e studenti i pericoli del gioco d’azzardo patologico. Ma non solo. Perché al centro degli appuntamenti che hanno coinvolto per cominciare le classi del liceo Leopardi di Recanati e dell’istituto Lotto di Monte San Giusto, ci sono anche i principi del gioco sano e formativo, che è un elemento fondamentale dello sviluppo della persona.
Il progetto si chiama “Hazzard” e si inserisce nell’ambito delle iniziative in occasione della Giornata regionale contro il gioco d’azzardo patologico. Gli incontri proseguiranno anche a Civitanova, Morrovalle e Corridonia. Le classi in questi incontri «hanno l’opportunità di sviluppare maggiore consapevolezza circa la distanza tra gioco sano e gioco d’azzardo sperimentando come il sacrificio, la passione, il divertimento e la creatività siano elementi essenziali nel gioco così come nella vita – spiega lo staff Pars -. Ragazzi e ragazze si trovano ad essere protagonisti dell’incontro recuperando la dimensione sociale del “gioco” basata su un’etica di condivisione e socialità. In questi incontri si coinvolgono persone del mondo dello sport, società sportive e associazioni del territorio che di volta in volta accompagnano lo staff della Pars nel testimoniare l’importanza dell’esperienza ludica nello sviluppo della personalità, affrontando temi come correttezza, rispetto, controllo e confronto con i propri limiti». “Hazzard” è un progetto finanziato dalla Regione e realizzato per l’Area vasta 3 dalla cooperativa sociale Pars onlus, ente capofila, insieme all’associazione Glatad onlus, alla cooperativa Coos Marche e alla cooperativa Berta 80, in collaborazione con il dipartimento Dipendenze patologiche dell’Area vasta 3 e promosso dagli Ambiti Sociali territoriali 14, 15, 16, 17 e 18.