domenica, Dicembre 22, 2024

Chi è Cristo
nella processione del Venerdì Santo?

MACERATA - L'intervista a Mirko Marcolini che da più di 10 anni per le festività pasquali "porta la croce". Babbo di Margherita e Francesco racconta come tutto è iniziato

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Mirko Marcolini durante la processione di ieri sera a Macerata (foto Petinari)
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MIrko in bicicletta

Da più di dieci anni il suo è il volto di Cristo nella processione del Venerdì Santo a Macerata. La sera smette i suoi panni, si veste con l’abito di Gesù e si carica sulle spalle la croce per percorrere le vie della città, con devozione e sentimento. Si chiama Mirko Marcolini, vive a Macerata, è il babbo di  Margherita e Francesco, lavora, ama andare in bici ed è un ottimo animatore per bambini e bambine ma molti maceratesi in lui identificano quel momento pasquale.

Da quanto tempo interpreta Gesù?
«A Macerata ormai da più di 10 anni ma mi è capitato di farlo anche a Urbisaglia dove si faceva proprio la Passione per intero. Non lo faccio con lo spirito di una comparsa ma sono motivato dalla Pasqua, dal senso di comunità e per me la partecipazione è un importante simbolo religioso».

Come ha iniziato? E’ stato scelto?
«Io facevo parte della Confraternita delle Fosse. Quando il Cristo precedente era diventato ormai troppo anziano, vista la mia somiglianza con Gesù e i capelli lunghi, mi hanno chiesto se fossi disponibile. Ho subito detto di sì».

E’ pesante la croce?
«Più che pesante è scomoda. Ne sento il peso anche i giorni dopo la processione ma non importa perchè ogni anno è più bello e ci si ritrova con gioia».

Il vestito è scomodo?
«E’ molto pesante e sotto siamo nudi. Indosso i sandali. Mi sono sempre proposto di farlo scalzo ma non l’ho mai fatto».

Fate le prove nei giorni precedenti?
«No ormai sappiamo come funziona».

Viene frustato davvero durante la rappresentazione?
«In realtà no, i Romani frustano simbolicamente la croce, però è vero che ogni tanto non ci prendono e mi frustano davvero le gambe».

Qual è il suo augurio per i bambini e le bambine?
«Fin da quand’ero piccolo a chi mi chiedeva cosa desiderassi ho sempre detto la pace nel mondo e lo desidero ancora oggi, perciò auguro loro che ogni giorno sia Pasqua di resurrezione di nuove cose, amicizie, amore e buoni sentimenti».

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