di Francesca Urbani
Quando torna il fresco con le piogge autunnali, i prodotti dell’orto stagionali non sono più pomodori, zucchine e melanzane. La natura decide che forse, per noi, sarebbe meglio mangiare finocchi, cicoria, insalata e naturalmente le bietole. Ed è così che può capitare di fare incontri inattesi, specialmente se fate spesa da un ortolano che produce biologico. Ecco, si tolgono le cose dal sacchetto o dalla cassetta e spuntano quegli animaletti bavosi con la conchiglia: lumache! Qualcuno potrebbe obbiettare, dire che ci stiamo sbagliando, che il termine esatto per chiamarle, è chiocciole cioè molluschi della famiglia dei gasteropodi con conchiglia: flagello per qualunque ortolano professionista o non, da eliminare in modo definitivo. Se le avete in casa, però, approfittatene: regalatele una foglia di insalata, o di bieta e infilatela in una scatola lasciandola tranquilla, allora, si mostrerà in tutta la sua bellezza estendendo le sue piccole corna. Sono 4: due sono gli occhi e le altre due tentacoli tattili che usano come organi di senso (un po’ come tu usi le mani, il naso, le orecchie). Tra di loro c’è la bocca con cui la lumaca grattugia il cibo prima di ingoiarlo e per muoversi ti mostrerà anche il piede (si chiama così quella che noi pensiamo sia una coda). La chiocciola, una volta tranquilla, andrà a spasso per la scatola lasciando strisce argentate. Se volete vedere meglio le righe prendete del cartone più scuro e il contrasto farà la magia. Per i piccoli è un occasione per guardarle con calma, scoprire che la chiocciola utilizza la sua conchiglia per difendersi da attacchi e dal freddo e che la bava che produce serve per scivolare via senza ferirsi. Ammiratela per bene prima di liberarla e, per non farle male, resistete alla tentazione di prenderla in mano.