Sono eleganti e meritevoli di coccole come tutti gli altri, ma loro, i gatti neri, da secoli hanno un’attenzione negativa almeno in Occidente dove si dice che portino sfortuna.
Innanzitutto secondo te la sfortuna esiste davvero? O magari è solo una nostra convinzione e un residuo della cultura del passato?
Ad esempio la diceria che il gatto nero porti sfortuna è nata nel Medioevo. All’epoca i gatti in genere erano considerati i compagni delle streghe e per questo diabolici. Per di più avevano l’abitudine di uscire di notte. In particolare quelli neri non si vedevano nell’oscurità e, quando attraversavano la strada, facevano imbizzarrire i cavalli e i cavalieri cadevano di sella. Ecco perchè ancora oggi si dice che se attraversano la strada portano sfortuna.
Ma se si torna ancora più indietro nel tempo si scopre che gli antichi greci e gli egiziani vedevano nel gatto nero la perfezione assoluta e una rarità preziosa.
In Francia e in Inghilterra, ancora oggi, i gatti neri vengono considerati portafortuna.
Il problema è che questa diceria crea problemi soprattutto ai poveri micetti neri. Se ne sono accorti nel canile di Potenza Picena dove le adozioni di gatti e cani neri sono poche. Per trovare amici dei gatti neri, Meridiana cooperativa sociale (gestore del canile comunale di Potenza Picena) e l’associazione Una Potenza Picena hanno deciso di lanciare la campagna “The black stars project”: fino al 31 dicembre chiunque adotterà un cane o gatto “black” dal canile di Potenza Picena avrà in omaggio un pacco di crocchette, una toletta gratuita e un inserimento dolce con l’addestratore (leggi l’articolo completo su Cronache Maceratesi).